Molte volte si confonde il concetto di marketing con quello di pubblicità e si sottovaluta il potere dell’identità digitale che va ben oltre ciò che viene troppo spesso considerato un mero e vuoto logo: il brand è la tua firma e racchiude in modo non solo immaginifico ma anche quasi misteriosamente subliminale chi sei, come vuoi apparire, cosa vuoi trasmettere.
Il brand è la tua immagine e ti ci devi riconoscere e al tempo stesso deve esprimere il meglio di te al meglio attraverso non solo la dimensione puramente estetica ma la comunicazione anche e soprattutto, per certi versi, non verbale.
Il branding sicuramente ha le sue regole, una sintassi cui attenersi, come del resto è codificata ogni disciplina, dalla arte culinaria alla musica… una sintassi – ben inteso – non così rigida come quella del linguaggio; anzi, spesso – ma con molto criterio e senza vacua pretenziosità – può e deve essere trasgredita (la pittura ne è piena di esempi, come pure la musica… si pensi al free jazz). Ma non c’è una formula, non è un’equazione la cui risoluzione non ammette opinioni o interpretazioni.
Alla base c’è lo studio della tua immagine e… un pizzico di arte? Chissà, forse sì… ma senza prendersi troppo sul serio.
Non meno impegnativo e indaginoso sarà il marketing: NON pubblicità... il marketing è tutto ciò che è volto ad incrementare lo spazio fisico, mentale e digitale del tuo brand.
Che vuol dire? Molto semplice a spiegarsi, meno facile da ottenere: significa fare in modo di farti trovare, anche a livello di pensiero e di immaginario, quando il tuo cliente pensa ad una esigenza, necessità, desiderio che tuo prodotto o al tuo servizio è in grado di soddisfare.
Ho fame e non ho voglia di cucinare… nè di uscire… mi faccio portare a casa da mangiare… Chi mi viene in mente prima? Glovo? Deliveroo, Just eat?
Fa tanto caldo e ho sete… al bar mi viene in mente prima la coca? L’aranciata? La sprite? La pepsi? Sicuramente ci sono le preferenze personali legate al gusto, ma incide moltissimo (molto, molto di più di quanto si immagini) il martellamento (?)… le “vie” che i vari competitors hanno percorso per “venirci in mente”….
Non sempre le più costose, sono sempre quelle più incisive…